Il manager «agile»

Una nuova moda o un bisogno reale?

Viviamo in un mondo e in un’economia in cui è sempre più difficile prendere decisioni, soprattutto decisioni giuste. Complessità, incertezza, ambiguità e volatilità crescono in misura quasi esponenziale.

Inoltre, la concorrenza spesso non dorme, ma si evolve, come ci dimostrano tre esempi scelti.

  • Iniziamo con Google, Amazon o Alibaba: tre colossi che stanno conquistando dei mercati con i quali originariamente non avevano nessun legame diretto. Con le loro dimensioni e risorse, questi giganti possono differenziare facilmente il proprio portafoglio.
  • Poi vi sono le start-up, che senza indugio e a volte con una certa ingenuità introducono nuovi approcci, nuovi prodotti e nuovi modelli di business.
  • E infine vi è la concorrenza diretta nel vostro settore, che è confrontata con le stesse vostre sfide. Anche le aziende della concorrenza diretta si evolvono più o meno rapidamente, più o meno bene.

Qual è dunque il ruolo del manager, dei vostri manager, in questo contesto?

Il manager o leader agile

Per definire un buon capo (un buon manager, un buon superiore) ci serviamo di 9 categorie che si distinguono fra loro e mettono in evidenza cosa s’intende per leadership (video di 8’ su https://www.lp3leadership.com).

Tutti i bravi superiori devono essere promotori dell’agilità della loro organizzazione. Infatti, l’agilità è una caratteristica essenziale per affrontare le sfide descritte sopra.

L’agilità ha diverse sfaccettature a livello individuale, organizzativo e aziendale: flessibilità (flessibilità interiore), semplicità, elasticità, velocità (decisioni, innovazione, vivacità intellettuale), o resilienza.

L’agilità si apprende, si pratica e si coltiva a qualsiasi età.
Ricordo un programma televisivo in cui una nonna novantenne ballava il rock’n’roll acrobatico, con un partner quarantenne, e faceva piroette come se niente fosse. E come se non bastasse, alla fine ha fatto anche una bella spaccata.
Questo esempio dimostra che sull’agilità si può lavorare. Con l’esercizio, l’allenamento, il pensiero positivo, il desiderio di progredire, è possibile rimanere agili o diventarlo.

Il manager agile crea le condizioni quadro affinché nella sua organizzazione o azienda l’agilità possa prendere piede. Dà prova di coerenza, emana energia e favorisce un dinamismo positivo. Stimola gli altri, fornisce un quadro di riferimento chiaro e fa da vettore di senso.

Ecco perché il manager/leader agile:

  • spiega la visione con chiarezza e la riempie di senso, facendovi aderire anche i collaboratori. Ognuno deve essere consapevole del proprio contributo personale e sa dove porta il cammino (1° passo).
    (Leggi anche: «Il buon capo ha una visione chiara»)
  • ha un atteggiamento positivo nei confronti del cambiamento (nonostante lo spirito critico e costruttivo) e padroneggia gli strumenti necessari per la trasformazione dell’organizzazione/azienda.

Infondete energia alla vostra azienda, siate un buon leader e un buon manager –
un manager/leader agile!

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