Quando prendete una decisione all’interno dell’azienda per la quale lavorate, vi siete mai chiesti se vi fate influenzare dai valori dell’azienda o piuttosto dai vostri valori?
I VOSTRI valori (noti o meno) hanno infatti un’influenza enorme, spesso maggiore di quelli dell’azienda… eppure, in quasi tutte le aziende, i valori che contano sono quelli aziendali. Certo, sono importanti, ma spesso, come dice Maxime Morand, per farli propri manca l’associazione necessaria. Io preferisco parlare di declinazione dei valori aziendali, vale a dire della loro traduzione in comportamenti osservabili e misurabili… Riprenderemo più in là il tema dei valori aziendali. Per ora ci soffermiamo sui VOSTRI valori.
Quando si parla di valori è molto importante essere chiari.
La prossima tappa del nostro cammino («Leadership: perché non otteniamo l’impatto desiderato?») è molto personale e riguarda un argomento centrale: i nostri VALORI.
Una definizione di valore:
secondo la valutazione individuale e sociale, un «valore» è considerato desiderabile, buono, gratificante, utile e incoraggiante.
I valori influenzano le nostre azioni e decisioni. Forniscono orientamento e stimoli.
I collaboratori si aspettano dai dirigenti un atteggiamento di fondo chiaro, stabile e basato su determinati valori. Questo aiuta a trasmettere fermezza e comprensibilità, oltre a creare un ambiente di lavoro in cui i collaboratori si sentono a proprio agio. Dai valori scaturisce sicurezza.
Riflessione personale
Quali sono i vostri valori personali? (A cosa attribuite maggiore importanza?)
Che cosa vi incoraggia?
Tutti avete dei valori personali importanti, ne sono convinto. Sono il frutto della vostra educazione, delle persone che vi hanno segnato (parenti, amici, idoli), delle vostre convinzioni, riflessioni, esperienze. Ma li avete mai espressi in parole, ci avete pensato?
Che cosa intendete per valore A o valore B, che cosa significa per voi l’uno o l’altro valore?
È importante fare questo esercizio, in modo che gli altri possano posizionarsi nei nostri confronti. Se i miei collaboratori sanno quali valori sono sacrosanti per me, essi possono posizionarsi rispetto a essi e soprattutto prevedere le mie reazioni. Questo serve a dare orientamento e a rafforzare la relazione.
Ecco un esempio molto semplice. Per molti, il RISPETTO è un valore fondamentale. Ma cosa significa «rispetto» per voi?
Per me la parola «rispetto» è legata per esempio alla puntualità. Se mia moglie arriva a un nostro appuntamento con 45 minuti di ritardo senza avvertimi, questo mi dà fastidio perché penso che mi manchi di rispetto. Ma se mia moglie è africana e viene da una cultura dove la concezione del tempo è un’altra, è «puntuale» anche se mi fa aspettare 2 ore, e non è questione di mancanza di rispetto.
La persona che abbiamo di fronte ha anch’essa i suoi valori. Quindi, per poter comunicare e facilitare la relazione e la collaborazione, i valori devono essere definiti in maniera esplicita.
Come in ogni cosa, l’esagerazione può avere delle conseguenze: un tipo parsimonioso, per esempio, rischia di passare per avaro se non ne è cosciente!
Da un altro lato, una persona parsimoniosa, può diventare molto generosa. Dipende dalla situazione. La stessa persona che tende a risparmiare nelle spese, può essere molto generosa per amore o in generale per affetto. Ogni valore ha un suo opposto positivo ed è importante conoscerlo… proprio per conoscersi meglio! Ecco perché consiglio ad ogni persona, che mi capita di affiancare, di fare questo esercizio con i suoi 3 valori principali: quali sono gli opposti positivi di questi valori e verso cosa tendo, se esagero?
Io l’ho fatto e soprattutto ho comunicato sempre ai miei collaboratori quali sono i miei tre valori principali, spiegando loro cosa mi sta a cuore. I miei valori sono affissi anche sulla porta del mio ufficio e sono disponibili in un documento accessibile a tutti i collaboratori nell’intranet aziendale.
I miei tre valori e i relativi opposti positivi sono i seguenti:
- la FAMIGLIA
(appartenenza, importanza del team) e il suo opposto positivo, che nel mio caso è
l’INDIVIDUALITÀ
(devo prendermi cura anche di me stesso, non trascurarmi e non pensare sempre agli altri) - il PIACERE
(inteso come fonte di energia e nuovi stimoli), e come opposto positivo
la SERIETÀ
(sono rilassato, ma quello che dico è importante ed è fondato) - la SOSTENIBILITÀ
(voglio avere un impatto positivo a medio e lungo termine) e come opposto positivo
la MINDFULNESS
(prestare attenzione anche al momento presente = vivere ora e adesso e non essere con i pensieri costantemente rivolti al futuro)
Fate questo esercizio, riflettete sui vostri valori e formulateli.